CORPO

LIPOSUZIONE

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Si intende per "liposuzione" la procedura chirurgica mediante la quale è possibile rimuovere gli accumuli di grasso localizzati in una zona del corpo, rimodellandola in modo armonico. Si utilizza una sottile cannula metallica collegata ad un aspiratore ed introdotta al di sotto della cute  attraverso microincisioni. E’ enorme il numero di lipoaspirazioni che vengono ogni anno effettuate in Italia e nel Mondo (solo negli USA il numero è superiore ai 300.000 interventi all’anno). La liposuzione è un intervento chirurgico a tutti gli effetti pertanto deve esser eseguito da un chirurgo plastico affiancato da una equipe di specialisti, in un ambiente sterile, attrezzato ed idoneo.

I cuscinetti adiposi  generalmente sono localizzati in aree diverse del corpo in relazione al sesso del soggetto: nelle donne infatti, anche molto giovani, il grasso si localizza prevalentemente ai fianchi, glutei, cosce, ginocchia e caviglie. Negli uomini l'adipe si accumula prevalentemente in regione pettorale (ginecomastia adiposa) ed in addome.   Per rimodellare un o due zone corporee, l'intervento può essere praticato in anestesia locale con sedazione, qualora siano più numerose le zone da trattare, si ricorre all'anestesia epidurale (dalla vita in giù) o generale.   La quantità di grasso da aspirare viene stabilita a priori dal chirurgo plastico che, poco prima dell'intervento, traccia sul  corpo alcune linee-guida con un pennarello dermografico. In genere non si aspirano più di 3-5 litri di grasso, in ogni caso il volume effettivo da rimuovere dipende da molti fattori tra i quali l'età del paziente e le sue condizioni generali di salute.

In quali casi è indicato l' intervento chirurgico?  La Liposuzione è indicata in pazienti che presentano  accumuli di grasso "localizzati",  che solitamente non subiscono cambiamenti con la dieta o l'attività fisica. Per tale motivo, sono da escludere a priori quei pazienti con obesità generalizzata o una adiposità di tipo viscerale, che non trarrebbe alcun miglioramento da tale procedura chirurgica, ma che può essere ridotta con una corretta alimentazione associata all'attività fisica. Controindicazioni  sono i disturbi della coagulazione, le malattie cardiache, le vene varicose, l'ipertensione, il diabete non controllato.
Nel caso in cui i tessuti non siano adeguatamente elastici, per cui la cute non si adatterebbe al meglio ai nuovi volumi raggiunti, con il risultato di un aspetto rugoso e vecchieggiante, la lipoaspirazione deve essere supportata da un intervento di lifting, cioè di eliminazione della pelle in eccesso, per poter consentire un ideale rimodellamento e rassodamento della zona.

Nell'immediato postoperatorio è abbastanza frequente la comparsa di ecchimosi nelle zone operate; in genere sono di modesta entità e si riassorbono spontaneamente in pochi giorni. Le complicanze della liposuzione, in mani esperte e scrupolose, sono rare e, comunque, risolvibili. Dopo l'intervento si deve indossare direttamente a contatto della pelle, sotto i vestiti per almeno 4 settimane un idoneo indumento elasto-compressivo che può esser sfilato per farsi la doccia e per lavarlo.

 

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ADDOMINOPLASTICA

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L’addominoplastica è un intervento molto richiesto in chirurgia estetica. Consente di rimuovere l’eccesso di cute e di grasso dalla parte superiore e inferiore dell’addome e di tonificare i muscoli della parete addominale, migliorando decisamente l’aspetto di una pancia rilassata e/o prominente, eliminando l’eccesso di pelle, l’accumulo localizzato di grasso e la lassità dei muscoli addominali.
L’addominoplastica può essere eseguita da sola o in associazione ad altre tecniche chirurgiche quali la liposuzione, il lifting delle cosce o altri interventi di chirurgia estetica.
 
Quali sono le indicazioni?
L’intervento è particolarmente indicato per coloro che pur avendo una discreta forma fisica presentano un rilevante accumulo di grasso (pancia) o un’eccessiva lassità della parete addominale che non è possibile migliorare né con la dieta né con l’esercizio fisico. L’addominoplastica è quindi molto richiesta dalle donne che hanno avuto una o più gravidanze o da pazienti che a causa dell’età avanzata, di un drastico dimagrimento o di precedenti interventi chirurgici presentano un rilassamento dei muscoli addominali e una perdita di elasticità cutanea che non è più possibile recuperare.

Non esistono limiti di età per sottoporsi a tale procedura chirurgica, ma è preferibile rimandare l’intervento nelle donne che stiano pianificando future gravidanze, in quanto l’aumento della pressione endoaddominale potrebbe separare nuovamente i muscoli che sono stati riparati durante l’intervento di addominoplastica. I pazienti in sovrappeso dovrebbero sottoporsi prima ad una dieta e solo successivamente ad un intervento di addominoplastica onde evitare di dover ricorrere nuovamente al chirurgo plastico per eliminare gli eccessi di pelle conseguenti al futuro dimagrimento.

Come si esegue l'intervento?
L’addominoplastica è una procedura chirurgica relativamente complessa. Quando questo tipo di intervento viene eseguito da uno specialista in chirurgia plastica, esperto nel modellamento corporeo (body contouring) e in strutture autorizzate, i risultati sono generalmente molto buoni. Si tratta comunque di un intervento vero e proprio dove le complicanze (sanguinamento, sieroma, perdita di sensibilità della regione addominale e infezione) sono rare ma possono accadere ed essere agevolmente risolte solo se l’intervento è eseguito da uno specialista all’interno di strutture debitamente attrezzate. I fumatori dovrebbero diminuire l’uso di sigarette perché il fumo può aumentare il rischio di complicanze e causare ritardi di guarigione.

Se il tono muscolare e l’elasticità della pelle sono buoni e si vuole eliminare un accumulo di grasso localizzato nella regione addominale, può essere sufficiente procedere ad una liposuzione o ad una liposcultura. Se il deposito di grasso e l’eccesso di pelle sono limitati all’area al di sotto dell’ombelico, è possibile effettuare un intervento chirurgico meno complesso chiamato miniaddominoplastica. Se, invece, il deposito di grasso e gli altri inestetismi sopra descritti sono localizzati anche nella parte superiore dell’addome e sui fianchi, occorrerà procedere ad un’addominoplastica completa, con trasposizione dell'ombelico, talvolta unita ad una liposuzione.

L'intervento è eseguito in anestesia generale in regime di ricovero ordinario, e la degenza postoperatoria è, solitamente, di 3-4 notti. In alcuni casi (miniaddominoplastica o piccola liposuzione) l’intervento può essere eseguito in anestesia locale o locoregionale e in regime di day hospital.

Nelle 48 ore successive  è consigliabile rimanere a riposo con le gambe flesse e il dorso sollevato. A partire dal terzo giorno si può riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune e bagni turchi. Nei primi due giorni potranno apparire gonfiore ed ecchimosi intorno alla regione trattata. Dopo 7-10 giorni è possibile riprendere l' attività lavorativa se non eccessivamente faticosa. A tre settimane dall’intervento chirurgico si riprendono progressivamente a svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva.
 

LIFTING BRACCIA (BRACHIOPLASTICA)

Cambiamenti di peso, invecchiamento, ereditarietà, fattori ormonali,  sono spesso le cause di un indebolimento delle parte interna delle braccia con comparsa di cedimenti cutanei e solchi.
L’attività fisica può migliorare il tono dei muscoli sottostanti, ma non agisce sulla cute, che presenta una perdita di elasticità, mista ad un accumulo di grasso.  
L'intervento di brachioplastica è una moderna operazione di chirurgia estetica che ridefinisce il contorno delle braccia riducendone la circonferenza ed eliminando l'eccesso di cute e di grasso.  In tal modo il paziente può indossare senza complessi  gli abiti che lasciano le braccia scoperte.

 L'intervento viene eseguito in anestesia generale ed in regime di ricovero ordinario. La tecnica chirurgica dipende dalla quantità di grasso da asportare e dall'eccesso  di cute che deve essere rimosso; di solito l'incisione cutanea è preceduta da una lipoaspirazione che ha la scopo di rimodellare  il profilo del braccio mediante la rimozione del grasso superfluo.  Le incisioni possono essere generalmente posizionate al cavo ascellare (brachioplastica ascellare) o dall’ascella fino ad un tratto della lunghezza del braccio (mini-brachioplastica) oppure ancora lungo tutto il braccio (brachioplastica classica). Questo determinerà una cicatrice più o meno lunga alla regione inferiore del  braccio o corta all’ascella. 

Le complicanze postoperatorie nella brachioplastica sono rare, ma possibili. Quando intervengono, generalmente, rispondono prontamente ad un trattamento adeguato senza compromettere il risultato finale. Possono essere rappresentate da: ematoma, sieroma, infezione, perdita di tessuto, cicatrici patologiche, asimmetrie. Riguardo alle cicatrici, dopo circa 6 mesi, di solito, divengono poco visibili; peraltro può essere utile una occasionale revisione chirurgica ("ritocco") a distanza di un anno, in anestesia locale ed in regime di day-surgery.

Per la prima settimana dopo l'intervento si consiglia il riposo assoluto, e per almeno 3 settimane l’impiego di fasce elastiche modicamente compressive da indossare tutto il giorno. Dopo la terza settimana è possibile riprendere tutte le attività.

LIFTING COSCE

L’accumulo adiposo posizionato all’interno delle cosce  è spesso costituzionale, in quanto non viene eliminato con la dieta e permane anche dopo intensa e prolungata attività fisica. In pazienti che si sono sottoposti a diete drastiche, inoltre, con notevole perdita di peso, si associa anche il cedimento della cute. Tale difetto rappresenta un grave problema estetico, ma anche funzionale che spesso causa fastidi  a camminare, con comparsa di rossori e bruciori. Il  Lifting dell’interno coscia (detto anche lifting mediale delle cosce) è l' intervento di chirurgia plastica che ha lo scopo di eliminare l’eccesso cutaneo e adiposo dalla faccia interna delle cosce,  ridando al tempo stesso tono alla cute, rassodandola, e ringiovanendo l’aspetto delle gambe. E’ anche possibile combinare questa procedura con un Lifting laterale delle cosce, quindi effettuare un “Lifting circonferenziale”.  Di solito si esegue, nella fase iniziale dell'intervento, la lipoaspirazione, che evidenzia ancor di più l'eccesso di tessuto cutaneo da rimuovere con la chirurgia.
L'intervento viene eseguito in anestesia generale, ed in regime di ricovero ordinario, ed ha una durata di circa 2 ore. Le incisioni, e quindi le cicatrici, si localizzano nelle pieghe inguinali e nella piega interna della coscia per cui possono facilmente essere coperte con gli slip. La degenza è di circa tre giorni. Si consiglia il riposo domiciliare e l'astensione da qualsiasi attività fisica per almeno due settimane. A partire dalla terza settimana il paziente ritornerà gradualmente alle normali attività quotidiane. Lo sport potrà essere praticato ad un mese dall'intervento. Nei trenta giorni postoperatori è d'obbligo indossare una guaina elastica che riduca il gonfiore e sostenga i tessuti durante la cicatrizzazione. 
 

TRAPIANTO DI CAPELLI

La calvizie o alopecia indica una carenza o assenza dei capelli. Esistono differenti forme di calvizie distinguibili in due gruppi: reversibili ed irreversibili. Del primo gruppo fanno parte le calvizie da malattia (stress psicologico, interventi chirurgici pesanti, chemioterapie) e le calvizie da carenze alimentari (dieta povera di vitamine, proteine ed oligoelementi). Irreversibili sono le calvizie da ustioni, da infezioni od interventi chirurgici del cuoio capelluto, da incidenti stradali e la calvizie androgenetica.  Questa, la più comune, nella donna è in genere dovuta a squilibri ormonali per menopausa, tumori surrenalici etc.., nell'uomo è ereditaria. La cura della calvizie irreversibile è solo chirurgica e consiste nell'autotrapianto di capelli, eseguibile dal chirurgo plastico.  Il chirurgo valuterà l’estensione della zona calva da coprire ed alla densità e qualità dei restanti capelli.

Sono esclusi dall’autotrapianto di capelli gli stadi in cui la calvizie è molto grave e molto estesa, e quindi quando il rapporto tra zona donatrice e superficie calva non lo consente. E’ meglio eseguire il trapianto dei capelli dopo i 24-25 anni quando la evoluzione della calvizie appaia stabilizzata.


Come si esegue l'intervento?
In anestesia locale si esegue il prelievo di una striscia di cuoio capelluto nella nuca. In questa zona   le unità pilifere sono insensibili agli effetti degli ormoni maschili e tali bulbi, anche dopo il loro trapianto nella zona calva, continuano a crescere forti e vitali per tutta la vita. Nella zona di prelievo non resterà alcun segno evidente perchè verrà subito nascosto dai capelli.
 
Dopo il prelievo si ritagliano i singoli innesti (detti anche micro-innesti). Gli innesti contenenti un solo bulbo (monobulbari) vengono utilizzati per la linea frontale, i pluribulbari per rinfoltire le aree centrali alopeciche. Gli innesti sono inseriti in micro-incisioni effettuate con uno speciale ago.  L'infoltimento è graduale e progressivo e può richiedere varie sedute ognuna con l'inserimento di 3000-3500 bulbi (oltre si allungherebbe troppo il tempo dell’intervento). La distanza minima tra un innesto e l'altro dovrebbe essere non meno di 2 mm. L’intervento di trapianto di capelli dura dalle 3 alle 5 ore a seconda del numero di bulbi trapiantati.
I nuovi capelli trapiantati inizieranno a crescere dopo circa 2-3 settimane ma talvolta anche dopo alcuni mesi. Questi capelli cresceranno forti e robusti per sempre. E a distanza di 4 mesi se necessario può essere effettuato un secondo trapianto per rinfoltire maggiormente le aree già trattate.